Elena's Bedroom

Ero appena arrivata a casa, ero salita in camera sbattendo la porta con Jenna preoccupata.. era in pensiero di avermi vista entrare sola senza Jeremy.. mentre salivo le scale le dissi in fretta che era rimasto indietro e che poco me ne importava.. Ed era la verità.. non ero solita a dar peso a tutte le fesserie che gli uscivano di bocca, ma quella mattina mi aveva davvero ferita.. lasciai cadere di peso lo zaino sul pavimento, mi cambiai mettendomi la tuta e tirai fuori i compiti.. avevo bisogno di distrarmi e non avevo assolutamente voglia di uscire..

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Reclinai il capo di lato. Dal mio nascondiglio dall'altra parte della strada vidi chiaramente Elena salire in camera sua e gettare con foga lo zaino sul letto. Sembrava infastidita, e non mi sorpresi, dato che Jeremy l'aveva fatta arrabbiare ancora. Incrociai le braccia al petto, in attesa di vedere che avrebbe fatto.

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Sbuffai sonoramente quando, dopo 30 minuti ero stufa e stanca di studiare sui libri.. Jeremy non era ancora tornato.. se fosse stato un altro giorno sarei stata la prima a prendere il telefono e a chiamarlo, ma non quel giorno.. scesi in cucina decisa a prendermi una pausa, preparandomi una tazza di the caldo.. portai con me il diario, cosi mentre l'acqua bolliva, iniziai a scrivere qualche riga..

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Cambiai nascondiglio quando scese in cucina, avvicinandomi di più alla casa. Sentivo il gas acceso, segno che stava cucinando qualche cosa. Nel frattempo si era messa a scrivere il suo diario. Una cosa che mi colpì non poco, perché al giorno d'oggi c'era Facebook o Twitter per sfogarsi, non si ricorreva ai tradizionali diari scritti. Ma lei no, lei faceva come me, come una donna d'altri tempi.

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In quel momento non mi sentii molto bene.. la testa iniziò a girarmi, mi sentivo le mani fredde e poi calde, mi sentivo accaldata.. decisi di alzarmi e di prendere una boccata d'aria, bastavano i gradini della porta.. mi alzai, aprii la porta e mi sedetti li.. respirai una boccata di aria sana, pulita.. azzardai a pensare di sentirmi meglio ma in realtà sembrava peggiorare.. avvertìì dei brividi freddi lungo la schiena per poi propagarsi lungo tutto il corpo.. dovevo rientrare..

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Socchiusi gli occhi, vedendo la pelle d'oca sulle braccia nude di Elena. Mi spostai ancora, stavolta sul marciapiede, intuendo che stesse uscendo dalla casa. Arrivata sulla veranda, si sedette si gradini. La salutai alzando un braccio, come se stessi passeggiando tranquillo da tempo. La vidi però assumere un colorito pallido, troppo per un umano, e mi avvicinai. << Tutto bene? >> le chiesi, anche se sapevo che non era così. Gli umani e questa loro mania di chiedere se andava tutto bene anche quando era palese il contrario.

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Avevo dei tremendi capogiri quando Stefan comparì sul vialetto di casa.. si tutto ok... Ok no.. Non sto bene mi sa che ho preso troppo freddo.. dissi alzandomi in piedi troppa in fretta.. Le gambe cedettero e crollai addosso a lui aggrappandomi alle sue braccia.. scusami mi sa che ho preso davvero molto freddo.. mi sentivo scottare in fronte..

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La sua scusa mi sembrò così banale. Chi prendeva freddo a inizio settembre? Mi domandai questo, ma non lo dissi. Elena mi cadde addosso, e io la sorressi, sebbene cercasse di allontanarsi. << Ti porto dentro >> la rassicurai.

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Si grazie.. balbettai.. Entrammo e gli indicai la scala.. Non volevo restare sul divano, se zia Jenna o Jeremy fossero rientrati all'improvviso non avrei sopportato l'idea di farmi trovare in quello stato.. Entrammo in camera mia e mi posó sul letto.. Prese la coperta che si trovava ai miei piedi.. Grazie Stefan.. dissi toccandogli la mano invitandolo a sedersi..

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Lasciai che mi guidasse con le indicazioni in camera sua, dove aprii la porta con un piede e la appoggiai sul letto, prendendo una coperta caduta e avvolgendogliela attorno alle spalle. << Non c'è di che >> risposi con un sorriso dolce, accettando il suo invito a sedermi accanto a lei.

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Bhe..Ciao.. dissi sorridendo..
mi ero accorta di non averlo nemmeno salutato.. Non che me ne lamenti anzi.. dissi inarcando il sopracciglio dato che senza di lui sarei a raffreddare sui gradini del portico ma, che ci fai qui? dissi cercando di riscaldarmi sotto la coperta.. i suoi occhi erano davvero magnetici... rimasi li incantata come una scema a guardarli..

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La sua domanda era più che lecita, perciò le concessi un sorriso. << Facevo una camminata. >> spiegai, puntando lo sguardo sulla trama del copriletto. Non sapevo bene che dire, come potevo spiegarle che il piano di fare una passeggiata era scemato appena riconosciuta casa sua? << Manco da molto a Mystic Falls. Volevo vedere che cos'era cambiato nel tempo >> aggiunsi con una scrollata di spalle.

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Oh da che sono qui, non è cambiato gran chè... dissi mettendomi la mano sulla fronte.. scottavo e mi girava la testa.. sentivo dolori in tutto il corpo.. notai che ai piedi del letto c'era il mio diario aperto.. strano ero convinta di averlo lasciato in cucina con la tazza del the.. bizzarro..
Vivi qui solo? o con qualcuno? dissi cercando di non badarci..

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Accettai la sua risposta, evidentemente non poteva sapere che dalla metà dell'ottocento, le cose erano effettivamente cambiate.
<< Vivo con mio zio, Zach >> risposi notando che guardava il suo diario. Sì, beh, era in cucina, vero. Forse Elena l'aveva portato con se sulla veranda e io avevo preso il pacchetto intero.

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Annuii.. la stanza girava vorticosamente, sentii la porta aprirsi e poi chiudersi con un tonfo, saltai su dallo spavento.. capii che era mia zia Jenna dalla sua voce mentre chiedeva se ero in casa..
Si zia Jenna
dissi debolmente.. speravo fosse Jeremy invece non era ancora tornato..
Se sei figlio unico sei fortunato.. meno preoccupazioni.. dissi con una smorfia indirizzata a Jeremy..

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